A #BeAlive i grandi valori positivi dello sport raccontati da 6 atleti

Si è conclusa la giornata che ha dato inizio alla seconda edizione del progetto #BeAlive – Il grande gioco dello sport. 250 ragazzi degli Istituti Secondari di Secondo Grado sono stati invitati al Teatro Golden di Roma per una mattinata dedicata ai grandi valori positivi dello sport, raccontati attraverso la voce e le esperienze di 6 atleti di alto livello.
Amore, Compassione, Gioia, Rispetto, Equilibrio e Ispirazione: questi i valori, gli stessi enunciati da Papa Francesco nel 2016, in occasione di “Sport at the service of Humanity”, la conferenza mondiale su sport e fede.

Moderatore della conferenza Tommaso Liguori, coordinatore editoriale delle partite di calcio su Sky Sport. Da lui è partito il primo input per i ragazzi; infatti, nel raccontare la storia della sua carriera di giornalista sportivo ha ricordato che quando si ha un sogno non bisogna mai perdere la fiducia, ma impegnarsi e lottare per il raggiungimento dell’obiettivo.

Liguori ha poi chiamato sul palco la prima ospite, Maria Moroni, Campionessa Europea Pugilato Femminile e prima donna tesserata nella Federazione Italiana Pugilato. A lei è stata assegnata l’Ispirazione. Maria ha raccontato come sin da piccola il sogno che l’ha ispirata era quello di diventare campionessa, anche se non aveva ancora ben chiaro in quale disciplina. Dopo aver provato il pattinaggio artistico e la coppia danza è riuscita a realizzare il suo obiettivo in età adulta grazie alla boxe. “Anche io avevo un sogno – ha concluso la Moroni – mi ispiravo a un movimento, lo sport, ma con delle grandi incognite. Era qualcosa di più nobile, più alto di me. L’ispirazione è un tema molto intimo e lo sport mi ha permesso di capirmi, conoscere i miei limiti, sia fisici che emotivi. Dietro l’ispirazione verso qualcosa c’è molto lavoro, fatica e l’impegno. Perseguendo questo potete formare un patrimonio personale che vi servirà a migliorarvi”.

Secondo atleta a salire sul palco è stato Daniele Cassioli, Campione Mondiale Nazionale Paralimpica di Sci Nautico. Non vedente dalla nascita a causa di una retinite pigmentosa, l’atleta ha parlato del suo valore, l’Equilibrio. Ma come si può stare in equilibrio senza vedere?
Quello che ho imparato è che lo sport ci chiede di essere consapevoli delle nostre abilità, capire quello che sappiamo fare, perché è questo quello che conta. Il nostro equilibrio lo raggiungiamo con il nostro impegno e la sua conquista dipende soprattutto da noi stessi”. Ma su l’equilibrio Daniele ha poi aggiunto anche un secondo punto: “Dobbiamo poi renderci conto che ognuno ha il proprio equilibrio, diverso da quello di un altro. Mettere le proprie abilità, diversità e il proprio equilibrio al servizio di una squadra è il modo migliore per renderla vincente”.

Il terzo intervento è stato quello di Davide Raucci, Capitano della Benacquista Latina Basket. Davide ha parlato dell’Amore e, in particolare, dell’amore che lui ha per il basket. Ha concluso con un caloroso invito: “Innamoratevi, innamoratevi di uno sport! Ci saranno ostacoli ma se crederete in quello che state facendo raggiungerete sempre qualsiasi obiettivo vi porrete nella vita”.
Dopo Davide è arrivato il turno di un altro giocatore di pallacanestro: Matteo Cavagnini, Capitano S.S.D. Santa Lucia Basket in carrozzina. Matteo aveva come obiettivo quello di diventare calciatore ma dopo aver perso una gamba in un incidente stradale la sua vita è cambiata per sempre. La pallacanestro in carrozzina gli ha offerto una nuova opportunità e un motivo valido per ricominciare, e tornare ad avere rispetto per se stesso. Il Rispetto, il suo valore: “Ai miei ragazzi, prima di una partita, cerco di trasmettere la mia passione per lo sport e il rispetto che ho imparato ad avere per me stesso, per i compagni di squadra e per i ruoli. Senza rispetto, nello sport, non si va da nessuna parte”.

Camille Chenaux, atleta dell’Athletica Vaticana, tra i valori ha parlato della Gioia ricordando il giorno più gioioso della sua vita, quando a 6 anni i suoi genitori l’hanno portata a giocare a calcetto. Crescendo ha poi compreso che agli allenamenti di calcio preferiva l’atletica, è entrata nella squadra del Vaticano e ha fatto una nuova scoperta: “Dopo la gioia dello sport a livello individuale ho scoperto un’altra gioia, la condivisione. E soprattutto ho capito che è importante godersela questa gioia, senza pensare subito al prossimo obiettivo”.

L’ultimo speech motivazionale è stato quello di Andrea lo Cicero, ex giocatore Nazionale Italiana di Rugby. Andrea ha spiegato il valore della Compassione, invitando i ragazzi a cercare su google il significato di questa parola. Ha raccontato che con la compassione ha aiutato un giovane rugbista, vittima di un incidente stradale, a superare il trauma e la chiusura in se stesso. “Nella vita dovete prendere tutto con responsabilità e sensibilità – ha concluso – senza sensibilità non potete far vostro nessuno dei valori di cui abbiamo parlato stasera”.

Al termine degli interventi gli studenti sono stati chiamati a porre ai campioni le loro domande e curiosità. Dopo la timidezza iniziale alcuni ragazzi e ragazze si sono fatti avanti, dando vita a un dibattito che ha arricchito la mattinata di ulteriori spunti e riflessioni.
Noi ci auguriamo che questo sia stato il primo, importante, passo di un percorso che aiuterà i giovani a crescere come adulti consapevoli e con valori e ad avere la forza e la caparbietà per superare le difficoltà che la vita può porre non soltanto in fase di crescita ma anche in età matura.

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