Sport Equestri, le linee guida per ripartire dal 18 maggio

Sport Equestri, le linee guida per ripartire dal 18 maggio

Dopo molte settimane di stop, con il graduale superamento dell’emergenza sanitaria da covid-19, la situazione sembra stia iniziando pian piano a tornare alla normalità. Gli italiani finalmente possono abbandonare l’autocertificazione e stanno riprendendo la vita e le abitudini che si erano fermate a inizio marzo.

Ad attendere la data del 18 maggio sono stati soprattutto gli sportivi. Con l’ultimo decreto infatti lo sport sta iniziando a ripartire, anche se la situazione non è ancora chiarissima. In particolare, essendo stato dato alle varie Regioni il potere di anticipare o posticipare alcune date, per essere sicuri su cosa si possa fare e cosa ancora no, invitiamo a verificare i vari decreti regionali.

Per cercare di fare luce su alcuni punti riportiamo le linee guida generali che bisogna seguire anche per quanto riguarda gli sport equestri:

  • È consentita l’attività sportiva e motoria all’aperto, anche quelle presso le aree attrezzate e gli impianti sportivi, sempre nel rispetto della distanza di sicurezza di 2 metri.
  • È consentita l’attività di insegnamento ma a condizione che l’istruttore mantenga la distanza di sicurezza. Se la dimostrazione o l’assistenza all’allievo avviene a distanza inferiore è obbligatorio l’uso della mascherina e dei guanti monouso (se è previsto anche il contatto).
  • Ai proprietari ed affidatari dei cavalli sono consentite le attività di allenamento ed addestramento nelle strutture di ricovero e custodia, sempre nel rispetto della normativa.
  • I gestori degli impianti sportivi e dei centri ippici dovranno far osservare le seguenti disposizioni:
    – vietare la fruizione degli spazi e dei servizi accessori (come luoghi di socializzazione, docce, spogliatoi, club house), ad eccezione dell’accesso ai locali di transito ai servizi igienici;
    – garantire la sanificazione costante degli ambienti al chiuso e dei servizi igienici;
    – assicurare il contingentamento degli ingressi, l’organizzazione dei percorsi e l’adozione delle misure atte ad assicurare il distanziamento e il divieto di assembramento;
    – far rispettare l’uso delle protezioni individuali nei luoghi chiusi;
    – attuare appositi protocolli per la tutela della salute.

Dal 15 giugno è inoltre consentito l’accesso ai bambini e ai ragazzi (dai 3 ai 17 anni) nei luoghi destinati ad attività ludiche, adottando tutti i protocolli di sicurezza necessari.

Linee guida per ristorazione, bar e club house

Per quanto riguarda i luoghi destinati alla ristorazione, ai bar e ai club house il proprietario deve attenersi alle seguenti linee guida:

  • Disporre di prodotti igienizzanti in più punti del locale, in particolare presso i servizi igienici, che dovranno inoltre essere puliti più volte al giorno.
  • Disporre i tavoli in modo da garantire il distanziamento interpersonale di almeno 1 metro tra i clienti. Tale distanza può essere ridotta solo ricorrendo a barriere fisiche tra diversi tavoli (tramite droplet), adeguate a prevenire il contagio.
  • La consumazione al banco è consentita solo se può essere assicurata la distanza interpersonale di almeno un metro.
  • Non è consentita la consumazione a buffet.
  • Privilegiare l’uso degli spazi esterni, laddove possibile, ma sempre nel rispetto delle distanze.
  • Se non si dispongono di posti a sedere, consentire l’ingresso di un numero limitato di persone alla volta, in base alle caratteristiche dei singoli locali.
  • Il personale di servizio a contatto con i clienti deve utilizzare la mascherina e igienizzare frequentemente le mani con soluzioni idro-alcoliche.
  • La postazione dedicata alla cassa può essere dotata di barriere fisiche; in alternativa il personale deve indossare la mascherina e avere a disposizione igienizzante per le mani.
  • Le persone sedute al tavolo dovranno indossare la mascherina.
  • Al termine di ogni servizio al tavolo andranno adottate tutte le consuete misure di disinfezione delle superfici, evitando utensili e contenitori riutilizzabili, se non igienizzati.

 

Tutti gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici e privati, rimangono ancora sospesi. Inoltre, fino al 3 giugno, rimane ancora vietato lo spostamento tra le regioni se non per comprovate esigenze lavorative o motivi di salute.

Per i trasgressori delle normative è prevista la chiusura dell’attività dai 5 ai 30 giorni e ammenda dai 400 ai 4000 euro

Categorie: NAZIONALE

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