100 giorni al Premio Città di Torino. La prima edizione si terrà il 15 febbraio 2020

Il Premio Città di Roma è diventato un modello. Il suo format e la sua finalità, ovvero rendere omaggio a personalità ed atleti che si sono contraddistinti per meriti sportivi, umani e sociali, saranno esportati anche al di fuori della Capitale. Il prossimo 15 febbraio 2020, infatti, in Piemonte, si svolgerà la prima edizione del Premio Città di Torino. Il Comitato Regionale di OPES Piemonte, presieduto dall’energico Walter Palmero, assegnerà il prestigioso riconoscimento a due donne e due uomini, atleti normodotati e diversamente abili che hanno saputo conciliare gli impegni quotidiani, professionali e sociali con la loro attività sportiva.

La Giunta Regionale, dopo aver vagliato diversi profili e candidature, ha deciso di premiare la campionessa di badminton Lidia Rainero, il calciatore Antonino Greco Ferlisi, la campionessa paralimpica Alessia Refolo e l’atleta paralimpico Claudio Piuri. La cerimonia di assegnazione, come annunciato in precedenza, si svolgerà il 15 febbraio 2020, in occasione del 159° anniversario della prima seduta del nuovo Parlamento, che si definiva italiano, a Palazzo Carignano (un mese più tardi, il 17 marzo 1861, grazie alla legge n. 4761, fu proclamata la nascita del Regno d’Italia e Vittorio Emanuele II assunse per sé e i suoi successori il titolo di Re d’Italia).

« Il premio che abbiamo realizzato – comunicano dal Comitato Regionale di OPES Piemonte – vuole omaggiare Torino, la nostra regale città, la magica bomboniera che, quando la frenesia si acquieta e il traffico rallenta, sfoggia un centro storico illuminato di luce antica, ridiventando la grande e bellissima “madama” corteggiata e amata da uomini come Paracelso, Fulcanelli, il Conte di Cagliostro, Nietzsche, nonché da personaggi misteriosi ed esoterici, come il celebre Nostradamus, l’immortale Conte di Saint Germain o il grande contemporaneo Gustavo Adolfo Rol. Nell’opera che sarà realizzata troviamo i tre immortali simboli di Torino, unitamente al simbolo di O.P.E.S.: il Toro, simbolo della città (secondo la leggenda, fu fondata da Fetonte, figlio di Iside, dea della magia, che scelse questa terra pianeggiante per innalzare un centro di culto al dio Api, che gli antichi Egizi rappresentavano con le sembianze di un toro); la Mole Antonelliana, nata come sinagoga e diventata poi la più alta costruzione in mattoni d’Europa; ed, infine, il Monviso, detto anche Re di Pietra, che con i suoi 2.062 metri d’altezza risulta visibile a 300 km di distanza. Questa è la stessa visione che oltre un secolo e mezzo fa affascinò Quintino Sella, nei suoi viaggi fra Torino e Roma, convincendolo inizialmente a salire la montagna nell’agosto 1863 e poi a fondare, nello stesso anno, il Club Alpino Italiano».

A 100 giorni dalla prima edizione del “Premio Città di Torino” in Piemonte sta crescendo l’attesa. L’evento creato dal Comitato Regionale di OPES Piemonte ed ispirato al Premio Città di Roma sta già suscitando interesse. Il presidente regionale Walter Palmero, la Giunta Regionale e tutto lo staff di OPES Piemonte stanno lavorando alacremente per regalare alla città una manifestazione memorabile.

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