A Serradifalco presentate le buone pratiche di EQUIP per garantire l’uguaglianza nello sport

L’Europa che vuole abbattere le disuguaglianze presenti nella società, anche in ambito sportivo, nasce a Serradifalco. Nella città in provincia di Caltanissetta, lo scorso weekend, si è tenuto il secondo workshop italiano del progetto europeo EQUIP (Equip for Equality in Practice), un’iniziativa promossa da 8 partner internazionali, tra cui OPES, e coordinata da ENGSO (European Non-Governmental Sport Organisation). Protagonista assoluta di questa forza innovatrice che parte dal sud del Vecchio Continente la scuola di arti marziali KoshidoBudo.

OPES e l’associazione KoshidoBudo protagonisti del workshop di EQUIP

Tra testimonianze di dirigenti, tecnici ed atleti che hanno seguito un percorso specifico ed attività sportive realizzate all’interno del perimetro del Centro Sportivo Polivalente F.A.L.CO, l’associazione sportiva fondata dal Sensei Michele Lattuca ha offerto una dimostrazione pratica di come un moderno club debba garantire l’accesso ai servizi sportivi ad ogni cittadino, indipendentemente dalle sue condizioni fisiche o socioeconomiche, dalle sue abilità, dalla sua identità, dal suo orientamento sessuale o religioso o dalla sua provenienza. In modo particolare, il focus principale dell’evento di Serradifalco ha riguardato l’inclusione di persone con disabilità e di soggetti che, a causa di situazioni difficili da un punto di vista economico, rischiano di rimanere ai margini della società e di non praticare una sana attività fisica.

 

Se l’appuntamento del maggio di un anno fa ha avuto un’impostazione molto più istituzionale e teorica, il workshop dello scorso weekend si è rivelato senza ombra di dubbio più pragmatico. Grazie allo straordinario lavoro di Linda Rombolà, project manager dell’ufficio relazioni internazionali di OPES, e della sempre propositiva Olga Lopresti, tecnico e dirigente del sodalizio siciliano, i presenti hanno potuto comprendere quali competenze occorrono per migliorare la governance sportiva e dare seguito a quel processo di abbattimento delle disuguaglianze nel loro ambito. In Sicilia, come pure negli altri territori in cui EQUIP è atterrato, presto si vedranno gli effetti moltiplicatori di una simile giornata di sport e formazione.

Il meeting finale è in programma a Lisbona

Il prossimo appuntamento del progetto EQUIP sarà in Portogallo. A Lisbona, infatti, in occasione del meeting finale, gli 8 promotori (ICES Centre for Ethics in Sport – Belgio; EGLSF European Gay & Lesbian Sport Federation – Paesi Bassi; PSC Portuguese Sports Confederation – Portogallo; RF-SISU Riksidrottsförbundet Örebro – Svezia; BOIC Belgian Olympic and Interfederal Committee – Belgio; HPC Hellenic Paralympic Committee – Grecia; NL NOC*NSF Dutch Olympic Committee*Dutch Sports Federation – Paesi Bassi; ed OPES), insieme ai rappresentanti delle associazioni coinvolte nei rispettivi territori, presenteranno quelle buone prassi e quei piani di azione che avranno il compito di favorire l’inclusione nello sport e di ispirare altri protagonisti del comparto.

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