Ginnastica: si susseguono le iniziative in favore delle bimbe ucraine rifugiate

Masha e Nadia sono soltanto due delle tante bambine e ragazzine ucraine rifugiate in Italia. Costrette a lasciare le loro città e la loro amata quotidianità basata sulla scuola, sullo sport e sugli amici, per colpa di una guerra che non ha nulla di razionale, di spiegabile o comprensibile, hanno trovato un po’ di serenità e tranquillità nel nostro Paese. Lo sport, poi, le sta aiutando ad inserirsi e ad integrarsi nel nuovo contesto, le fa sentire meno sole e, almeno per qualche ore a settimana, fa scemare la nostalgia di casa, contrasta la loro malinconia ed allontana i brutti pensieri o le immagini di distruzione e morte che hanno visto o di cui hanno sentito parlare. La SFS di Roma, l’associazione sportiva dilettantistica affiliata al settore nazionale delle ginnastiche di OPES che ha accolto Masha e Nadia nella sua struttura, le sta coccolando e circondando di amore e di attenzioni speciali. Le ginnaste del sodalizio capitolino si stanno impegnando per abbattere qualsiasi barriera linguistica o culturale. Dai messaggi di benvenuto ai collage di foto, passando per una semplicissimo ma calorosissimo abbraccio o all’esecuzione di un esercizio, sfruttando il metalinguaggio universale dello sport e non un idioma comune, ogni azione è volta a far sentire bene o meglio e al sicuro le nuove arrivate.

 

Nell’ultima settimana si sono moltiplicate le iniziative spontanee delle associazioni e società sportive dilettantistiche affiliate al settore diretto da Luciano Gambardella. La grande famiglia della ginnastica, animata da una grande senso di responsabilità civile, ha dato vita ad un vero domino o ad una staffetta della solidarietà. In nome dello sport e di quei valori, come la concordia, l’inclusione, l’integrazione ed il rispetto, che sono i capisaldi della nostra società. L’esempio dell’ Arteritmica di Tarquinia, ASD che ha offerto le proprie attività sportive ai bambini rifugiati nei dintorni della città viterbese, è stato seguito dalla Ginnastica Alitema, che permette alle bambine e alle ragazze ucraine di frequentare gratuitamente i corsi di ritmica, ed ora anche dalla ASD Stella Blu Zagarolo, dalla SFS di Roma, dalla SG e dalla ASD Maristars di Santa Marinella. Quest’ultima associazione ha ricevuto anche l’appoggio dell’amministrazione del Comune costiero.

 

Luciano Gambardella e lo staff della ginnastica ringraziano tutti i sodalizi affiliati che si sono prodigati per alleviare le tensioni e le paure delle famiglie ucraine rifugiate in Italia. Ogni piccolo gesto ha un valore enorme. È la testimonianza di come lo sport italiano, nonostante le difficoltà vissute negli ultime due anni, rimanga ancorato ad un solido sistema valoriale e non lasci indietro nessuno. Soprattutto chi è più fragile o si trova a vivere situazioni di disagio o difficoltà.

 

 

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