Lo sport nella fase 2: incontro tra Malagò e gli Enti di Promozione Sportiva

Il 4 maggio si avvicina e la fase 2, quella che porterà all’allentamento delle restrizioni, sta per iniziare. Per l’Italia che sta per rimettersi in moto, sono giorni concitati. Il DPCM del 26 aprile ha espresso chiaramente che cosa sarà consentito fare e che cosa non in ogni ambito, da quello prettamente personale a quello lavorativo, passando anche per lo sport. Le principali novità adottate riguardano la possibilità di svolgere attività motoria individuale anche distanti da casa ed il via libera agli allenamenti dei professionisti o degli atleti di rilevanza nazionale che praticano discipline individuali. Per tutti gli altri, invece, non è ancora chiaro quando si potrà riprendere e soprattutto come. Mancano, ad oggi, delle direttive precise.

 

In una simile situazione, con il mondo dello sport di base e dell’associazionismo allo stremo delle forze a causa di una crisi economica, finanziaria e sociale generata dal COVID-19, il fattore tempo è di assoluta rilevanza. Dopo aver consegnato al Ministro per lo Sport Vincenzo Spadafora il documento “Lo Sport riparte in sicurezza” (uno studio sui diversi fattori di rischio di 387 discipline sportive), il Presidente del Coni Giovanni Malagò ha incontrato in videoconferenza i rappresentanti degli Enti di Promozione Sportiva. Naturalmente, al centro del colloquio, come sempre cordiale e costruttivo, il trend topic del momento: riprendere le attività sportive il prima possibile ed in totale sicurezza. La preoccupazione degli operatori dello sport e dei dirigenti sportivi è condivisa anche dai vertici di Palazzo H.

 

Queste le parole del Presidente nazionale Marco Perissa al termine dell’appuntamento con il Presidente del Coni: «Abbiamo condiviso con il Presidente Malagò, che ha manifestato piena sintonia, la nostra preoccupazione per la fase 2, nella quale riteniamo necessario che il Governo fornisca indicazioni chiare su tempi e modalità di apertura e che, lo stesso, tenga conto di una carenza della domanda di sport collegata da un lato al rispetto delle prescrizioni sanitarie, dall’altro a tutti quei fattori di natura psicologica che di certo caratterizzeranno buona parte dei praticanti. Perciò, oltre agli ormai agognati supporti che le Associazioni attendono per limitare i danni della fase uno, risulta necessario che un impianto strutturato di agevolazioni e sostegni venga mantenuto anche nella fase 2».

 

Infine, come già più volte ribadito pubblicamente e nel corso delle dirette social alle quali ha preso parte, il Presidente Perissa ha espresso tutta la sua gratitudine ai vertici di Palazzo H e al loro staff: «A nome di tutta l’Organizzazione e dei tesserati OPES, invio un ringraziamento sentito al Presidente Giovanni Malagò e a tutto il Coni per l’immenso lavoro e la straordinaria competenza che stanno dimostrando. Anche in questa fase in cui trovare certezze risulta molto complicato».

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