Cresce l’attesa per l’Oktagon, l’evento internazionale di fighting che il prossimo 29 novembre richiamerà nella Capitale gli appassionati di kickboxing, muay thai e MMA. Al Pala Pellicone di Ostia, casa degli sport da combattimento, andrà in scena una serata che è destinata a lasciare il segno, tanto dal punto di vista sportivo quanto da quello sociale. Se da un lato si confronteranno nell’arena i migliori interpreti delle arti marziali, a partire dall’idolo di casa Mattia Faraoni, impegnato contro Akira Umemura nel match valevole per il titolo mondiale super cruiserweight, dall’altro l’evento si configurerà come un case history di manifestazione sportiva caratterizzata dalla forte impronta green.
La Carta Verde di LIME ispira l’Oktagon
L’Oktagon, infatti, è stato pensato e costruito tenendo in considerazione le direttive presenti nella Carta Verde per gli Eventi Sportivi Dilettantistici, il documento programmatico che è espressione del progetto LIME. Nato dall’attuazione del Protocollo di Parigi siglato da ENDAS, OPES e ACSI con il MASE e il CONI, LIME si è prefisso di accelerare nel sistema sportivo quel cambio di passo necessario alla creazione e gestione di eventi sostenibili.
La Carta Verde elaborata dai tre Enti di Promozione Sportiva non vuole solamente definire standard di sostenibilità ambientale, sociale e di governance, ma ambisce a rappresentare una bussola in grado di indicare allo sport system – a tutti i livelli – soluzioni operative da seguire per costruire manifestazioni rispettose dell’ambiente naturale e delle persone.
L’Oktagon, il format ideato da Carlo Di Biasi e che da quest’anno può contare sull’apporto di OPES nella sua promozione, oltre che sui patrocini della Regione Lazio e dell’Assessorato allo Sport, al Turismo, alla moda e ai Grandi Eventi di Roma Capitale, è il primo evento che ha deciso di sposare i principi della Carta Verde. Per lo strumento, un output di LIME, si tratta di una prima fase test utile ad analizzare l’efficacia e la praticabilità di alcune soluzioni ipotizzate al suo interno.

Attenzione alla sostenibilità, i principi guida dell’evento di Ostia
Dall’efficientamento energetico alla mobilità sostenibile, passando per la scelta dei fornitori e la sistemazione degli atleti, ogni scelta o azione è stata pensata in funzione del principio di sostenibilità dell’evento. Il Pala Pellicone, ad esempio, è una struttura che vanta un ottimo sistema di efficientamento energetico ed è stato scelto anche per il fatto di avere una foresteria in grado di accogliere tutti gli atleti partecipanti. In questa maniera, nessun fighter alloggerà nel cuore della Capitale e non dovrà ricorrere ad un servizio di transfer per raggiungere l’arena di Ostia.
I fornitori, poi, sono stati selezionati in base alla loro capacità di rispondere ai criteri di sostenibilità e alla loro attenzione verso il rispetto per la natura. Per velocizzare il cambiamento culturale, gli organizzatori hanno deciso di incoraggiare comportamenti virtuosi anche negli spettatori. I biglietti sono stati emessi solo nel formato digitale, mentre sul fronte degli spostamenti verranno incentivate pratiche di mobilità alternative all’automobile. La location, infatti, è facilmente raggiungibile con i servizi di trasporto pubblico. La stazione di Castel Fusano dista soltanto un minuto di camminata dal Pala Pellicone.