O.P.E.S. festeggia la capitale: pronta la seconda edizione “Premio Città di Roma”

Manca poco alla Cerimonia di Consegna del “Premio Città di Roma”, manifestazione fortemente voluta e realizzata da O.P.E.S. – Organizzazione per l’Educazione allo Sport, giunta quest’anno alla sua seconda edizione. L’evento sarà ospitato giovedì 21 aprile 2016 presso il prestigioso Salone d’Onore del CONI in Largo De Bosis 15 a Roma, a partire dalle ore 10.00. Il valore attribuito al “Premio Città di Roma” vede germogliare le sue radici nella profonda attenzione volutamente rivolta alla capitale, culla di storia e cultura italiana e madre di numerose personalità che spiccano nel panorama collettivo. Saranno proprio tali personaggi, distintisi per meriti sportivi, sociali, umani e per le loro qualità messe al servizio della città con grande senso di appartenenza, ad essere selezionati e premiati. Quest’anno il riconoscimento sarà consegnato come di consueto a due persone di cittadinanza romana, un uomo ed una donna, rappresentanti delle Istituzioni, che hanno saputo ben conciliare i loro impegni istituzionali e sociali con l’attività sportiva, dimostrando come lo Sport possa e anzi debba essere una parte irrinunciabile della nostra vita. Per l’edizione 2016, O.P.E.S. al termine di un’attenta selezione da parte della Giunta Nazionale, ha deciso di premiare, per i motivi sopra elencati,  l’Olimpionico Giuseppe Gentile e l’Onorevole  Laura Coccia.X SITO 70x100PremioCittaÌdiRoma9

Chi è Giuseppe Gentile. Classe 1943, pronipote di Giovanni Gentile, illustre filosofo. Come atleta Gentile ha praticato le specialità del salto in lungo e del salto triplo. Fu campione italiano per il salto in lungo nel 1968 e per il salto triplo negli anni 1965, 1966, 1968, 1970 e 1971. Nel lungo nel 1968 migliorò il record italiano di Arturo Maffei che durava da 32 anni. Partecipò a 33 gare con la nazionale azzurra, dal 1962 al 1972. Ai Giochi della XIX Olimpiade a Città del Messico ottenne la medaglia di bronzo nel salto triplo. Partecipò anche alla XX Olimpiade nel 1972 nelle stessa disciplina. Fu il secondo essere umano a superare i 17 m, dopo il polacco Jozef Schmid (17,03 nel 1960). Si diploma al 1º Corso di Maestri dello Sport ed ha ricoperto per molti anni ruoli dirigenziali nel CONI.

Chi è Laura Coccia. Nasce a Roma il 6 aprile 1986. A causa di un’infezione contratta dopo la nascita è affetta da tetraparesi spastica. Durante le scuole medie comincia a praticare l’atletica leggera sotto la guida del suo professore di educazione fisica Gianni Alessio e nel 1998 partecipa per la prima volta ai Giochi Sportivi Studenteschi. Nel 2003 partecipa ai Campionati Italiani Assoluti della FISD nei 100 metri, vincendo il suo primo titolo italiano. Dall’anno successivo partecipa alle gare dei 100, 200 e 400 metri. Nel 2005 è convocata in Nazionale per partecipare ai Campionati Europei, dove si classifica al quinto posto, sia nei 100 che nei 200 metri. Dopo la  laurea triennale in Storia medievale, moderna e contemporanea con il massimo dei voti e la lode, la Laurea Specialistica in Storia, vince il concorso per il Dottorato di Ricerca all’Università Sapienza di Roma. Inizia la sua attività presso la Camera dei Deputati nel 2013 come deputata del PD membro della Commissione VII Cultura, Scienza e Istruzione. Al centro delle iniziative portate avanti da Laura, divenuta onorevole vi sono sport, scuola e la battaglia contro le discriminazioni che limitano la libertà delle persone diversamente abili.

L’autore. Il premio che sarà loro consegnato porta la firma dell’artista Leandro Lottici. Scultore e pittore, nasce a Roma nel 1979. Dopo aver studiato Scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, oggi lavora prevalentemente acciaio e altri metalli. Attivo anche nella grafica, usa la xilografia su legno per tradurre in segno immagini di grattacieli e palazzi, filo conduttore della sua ricerca artistica. In pittura lavora i suoi paesaggi urbani con materiali edili quali cemento e plastica. Partecipa a collettive internazionali in città come Il Cairo in Egitto, Pechino e Hangzhou in Cina o Londra, oltre che diverse città italiane. Il suo ultimo progetto è stato presentato in anteprima a Ottobre 2015 al MAXXI di Roma. Sue opere sono state acquistate da diversi enti pubblici come il NAMOC – Galleria nazionale d’Arte moderna di Pechino, Agenzia delle Dogane – Ministero delle Finanze di Roma, Fondazione Franz Ludwig Catel a Roma e Archivio dell’Ufficio Filatelico e Numismatico Vaticano. Autore di monumenti ad Arrone (TR), Fontenuova (Rm), Sissa (PR), Cosenza (CS) e Stato Città del Vaticano.

Il premio. E’ la rappresentazione del Colosseo, simbolo della Città di Roma, in acciaio inox e plexiglass. Il Colosseo – simbolo chiaro della concezione architettonica romana della prima Età imperiale – era anche il luogo deputato a ospitare spettacoli sportivi e teatrali: è a quest’idea di Anfiteatro Flavio che Leandro Lottici si è ispirato per realizzare la sua scultura che rappresenta in modo innovativo il Colosseo, oggetto del Premio, che recherà anche il simbolo di O.P.E.S.  La linea curva e avvolgente offerta dalla pianta ellittica dell’Anfiteatro Flavio si fonde infatti con quella circolare del Palazzo dello Sport, progetto del 1956 dell’architetto Marcello Piacentini e dell’ingegnere Pier Luigi Nervi: lastra sottile, calandrata con precisione e montata su una base in plexiglass, a simboleggiare come lo Sport debba penetrare in ognuno di noi e divenire un valore stabile di ogni uomo.
Anche la scelta del font non è casuale: è stato scelto il Palatino, carattere creato negli Anni ’40 da Hermann Zapf, dedicato a Giambattista Palatino, maestro della calligrafia del XVI secolo: scelta di rilievo per il suo doveroso rimando alla nostra classicità.

Condividi il post:

Articoli simili