Olimpiadi, Roma 2024. Perissa (OPES): “Recupero delle opere tenga conto anche dello sport di base”

Se Roma dovesse aggiudicarsi la candidatura, quelle del 2024, saranno delle Olimpiadi all’insegna del low cost. Parola di Giovanni Malagò, presidente del Coni che, in VII Commissione al Senato, nel corso di un’audizione, ha presentato i 3 capisaldi dei Giochi Olimpici: filosofia low cost, rispetto dell’ambiente e recupero delle opere inutilizzate. Insieme a Malagò, presenti in Commissione anche la general coordinator e il responsabile delle relazioni esterne del Comitato promotore, Claudia Bugno e Simone Perillo.

La febbre delle Olimpiadi sale, le aspettative attorno ai Giochi Olimpici del 2024 ai quali Roma è candidata sono tante. Ed è inevitabile qualche considerazione. “Le Olimpiadi rappresentano il momento più alto per lo sport e inevitabilmente accendono i riflettori su discipline che spesso vengo ignorate dai media. Proprio in occasione dei Giochi Olimpici,infatti, queste attività trovano il loro momento di affermazione di fronte agli occhi del mondo intero, molto spesso anche grazie alle inaspettate gioie che ci regalano. Il recupero delle opere, stabilito in Senato, deve necessariamente tener conto anche di questo”. A parlare è Marco Perissa, presidente nazionale di Opes, Organizzazione per l’Educazione allo Sport.

“Come Ente di promozione sportiva – continua Perissa –  sogniamo un programma di interventi che sia in grado di dare a tutto il mondo dello sport italiano la possibilità di capitalizzare l’attenzione mediatica generata dalle Olimpiadi sin dal giorno dopo la loro chiusura”. In che modo? “Mai più cattedrali nel deserto, ma un intervento di programmazione dell’impiantistica ispirato ai criteri dell’efficientamento dei costi e della fruibilità quotidiana”, aggiunge Perissa, secondo cui “utilizzare la candidatura alle Olimpiadi dell’Italia come momento di sintesi sostanziale tra lo sport medagliato e quello di base sarebbe  un segnale di profonda discontinuità con un passato di sprechi e speculazioni. Vorrebbe dire offrire la speranza di un profondo cambiamento a tutti quegli uomini e donne che ogni giorno rendo lo sport italiano un organismo vivente fatto di passione e competenze straordinarie”.

“Per il presidente del Coni Giovanni Malagò e per Luca Cordero di Montezemolo presidente del Comitato promotore sarà una sfida straordinaria, il loro trascorso personale ci rende ottimisti e sicuri che siamo ad un punto di svolta decisivo”.

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