Lo sport come strumento di integrazione e coesione sociale, consegnate le targhe ai 3 progetti vincitori di “Sports Connection”

Il progetto “Sports Connection“, promosso da OPES e realizzato con il contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per lo Sport, con l’intento di rafforzare l’integrazione attraverso lo sport, è giunto al termine. L’atto finale è andato in scena il 30 settembre, data in cui sono stati premiati i tre migliori contributi creativi selezionati nell’ambito del Bando delle Idee

Il contest, che ha caratterizzato una delle quattro linee d’azione di “Sports Connection”, ha chiesto ai giovani tesserati delle ASD e SSD affiliate all’Ente di ricercare e avanzare soluzioni in grado di valorizzare lo sport come potente strumento di integrazione e coesione sociale.

A vincere sono state le idee provenienti da Palermo, Roma e Latina. Nei prossimi giorni, i protagonisti del Bando delle Idee riceveranno la targa celebrativa dalle mani di Andrea Patti, Presidente del comitato regionale OPES Sicilia, Alessandro Battisti, il numero uno di OPES Roma, e Andrea Fiorello, Vicepresidente vicario di OPES.

Ma di  cosa trattano i tre progetti vincitori?

 “Il Bastone del Nonno” per salvare una tradizione

Il progetto “Il Bastone del Nonno” è un’iniziativa culturale creata per non far dimenticare l’arte del Bastone Siciliano, un’antica arte marziale e forma di difesa che è parte integrante della tradizione e dell’identità rurale dell’Isola. 

Per questo motivo, il progetto si rivolge infatti  ai giovani, accompagnandoli in un percorso formativo e intergenerazionale. 

Le attività spaziano da incontri storici e testimonianze di anziani maestri a laboratori pratici per apprendere le tecniche di base. La proposta avanzata illustra anche l’evoluzione di questa disciplina, dal suo uso tradizionale alla moderna codificazione sportiva, con una sessione dimostrativa sulla forgiatura artigianale del bastone.

Lottare contro l’odio con la creatività: il progetto “Pensa Fuori dagli Schemi” proveniente da Latina

Per contrastare il fenomeno crescente dell’odio verbale (hate speech), che si diffonde soprattutto tra gli adolescenti, è necessario un approccio educativo innovativo.

Da qui nasce il progetto “Pensa fuori dagli schemi: alleniamoci ad un pensiero migliore”. Il lavoro proposto punta su un cambiamento culturale da attuare in ambienti chiave come la scuola e lo sport, quest’ultimo particolarmente adatto a insegnare il rispetto per la diversità e la cooperazione.

L’attività centrale si basa sulla metodologia dei “Sei cappelli per pensare” di Edward De Bono. Questa tecnica invita i giovani a “indossare” sei cappelli simbolici, ciascuno rappresentante una diversa prospettiva (logica, emotiva, critica, ecc.) per analizzare il discorso d’odio. Sviluppando il pensiero critico e l’empatia, il progetto mira a trasformare gli adolescenti in promotori attivi contro la discriminazione, fornendo loro gli strumenti per argomentare in modo consapevole.

I risultati attesi includono una maggiore consapevolezza sul fenomeno e un miglioramento nelle competenze relazionali. Il progetto è concepito per essere facilmente replicabile sia come parte dell’educazione civica che all’interno delle società sportive.

“Sport e Inclusione”, un Podcast contro i pregiudizi nelle Scuole di Roma

Il progetto “Sport e Inclusione: insieme per combattere le discriminazioni” riconosce lo sport come un potente strumento per abbattere le differenze e creare legami sociali. L’iniziativa mira a sensibilizzare gli studenti delle scuole superiori di Roma sui valori di rispetto e collaborazione, coinvolgendo l’intera comunità scolastica con la realizzazione di un podcast.

Curato interamente dai ragazzi, con il supporto di insegnanti e tecnici, il podcast si sviluppa in cinque episodi tematici. L’obiettivo è stimolare lo spirito critico degli adolescenti, esplorando l’importanza dello sport come fattore di unità. 

Si inizia con interviste ad atleti con disabilità, si raccontano storie di inclusione studentesche, si analizza il ruolo del fair play e delle figure educative come gli allenatori, si esamina il contributo cruciale delle famiglie nella trasmissione dei valori e si conclude con un dibattito sulle azioni concrete per migliorare l’inclusione a scuola. Il podcast, diffuso su piattaforme digitali e su canali esterni come Spotify, offre ai giovani una preziosa opportunità di esplorare temi sociali e sensibilizzare l’ambiente scolastico.

Andrea Fiorello con una delle tre targhe
Andrea Patti, presidente del Comitato regionale OPES Sicilia, con la targa che consegnerà agli autori del progetto “Il bastone del nonno”

 

Sports Connection
Davide Fioriello con la targa che riceveranno gli autori di “Pensa fuori dagli schemi”
Sports Conncection, lo sport come strumento di coesione sociale
Alessandro Battisti, nella foto insieme al Presidente Nazionale Juri Morico, premierà da parte di tutto OPES i ragazzi che hanno proposto il podcast.
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