L’edizione 2025 del World Summit sul turismo accessibile avrà luogo per la prima volta in Italia, a Torino. Dopo sette anni dall’ultima edizione di Bruxelles nel 2018 e ben 11 dalla prima volta di Montreal, il forum che unisce operatori del turismo, protagonisti del Terzo settore, istituzioni e rappresentanti della società civile si riunirà all’ombra della Mole Antonelliana dal 5 al 7 ottobre.
Il tema principale, che è sia un claim, sia un auspicio e pure un hashtag, è “Destination for All”. Il World Summit sul turismo accessibile ha l’obiettivo di riunire persone ed esperti di tutto il mondo per promuovere soluzioni per il turismo, affrontare nuove sfide ed incentivare i concetti di inclusività e accoglienza nei confronti di tutti.
CPD Consulta per le Persone in Difficoltà e l’IsITT (Istituto Italiano per il Turismo per Tutti) sono i promotori dell’incontro. Al loro fianco avranno anche OPES, che lavorerà e parteciperà in prima linea ai meeting e alle tavole rotonde del World Summit a Torino.
La scelta di Torino è stata dettata altresì per la sua eredità storica, artistica, l’impegno civico e la propensione all’innovazione sociale. Del resto, quella che è definita e conosciuta come la “Bomboniera d’Italia” è soprattutto la città di San Giovanni Bosco, del Venerabile Tancredi Falletti di Barolo, di San Giuseppe Benedetto Cottolengo e degli altri Santi Sociali.
Programma del World Summit Torino 2025
Il programma del World Summit 2025 è articolato su tre giornate piene di incontri e di scambi interculturali sull’accessibilità in ambito turistico, ma anche di momenti di condivisione di best practice, progetti e idee.
Si spazierà dalle proposte tecnologiche e ingegneristiche allo sviluppo sostenibile, passando per i trasporti e le infrastrutture accessibili ad ogni persona. Non mancheranno proposte per esperienze di viaggio più inclusive; progetti su come sfruttare al meglio la realtà virtuale e l’intelligenza artificiale per un turismo accessibile; corsi di formazione per guide turistiche professioniste sull’accompagnamento di visitatori con disabilità intellettiva; iniziative su come rendere le città e le attrazioni accessibili attraverso un turismo per chi ha una disabilità sensoriale (vista e udito); programmi di sensibilizzazione e formazione sull’accessibilità universale nel turismo (Il caso delle Azzorre); approfondimenti per una maggiore accessibilità nei trasporti pubblici e nei musei.
Ad illustrare i diversi argomenti del summit mondiale saranno relatori provenienti da ogni parte del mondo, perché l’accessibilità è un tema che riguarda tutti, nessuno escluso.
L’organizzazione del World Summit sul turismo accessibile si impegnerà a fornire un ambiente inclusivo, sostenibile (standard di qualità UNI20121) e sicuro per tutti i partecipanti dell’evento.
Una maggiore consapevolezza e iniziativa per un turismo più accessibile
Rispetto ad una trentina di anni fa, c’è maggiore sensibilità intorno al tema del turismo accessibile. Negli anni ‘90 del secolo scorso, ad esempio, in Europa le persone con disabilità erano 50 milioni e le difficoltà a spostarsi erano maggiori. Infatti, solo 6 milioni di individui viaggiavano realmente (fonte: Cityfriends e Rapporto Mondiale sulla Disabilità- OMS e Banca mondiale). Oggi, le persone con disabilità sono raddoppiate, 130 milioni e 50 milioni di queste viaggiano. Questi risultati sono stati ottenuti grazie ad una maggiore consapevolezza e pressione normativa a livello internazionale (il merito va anche ad eventi internazionali come il World Summit) garantendo l’accessibilità nel settore turistico.
In particolare, grazie a normative europee, come ad esempio l’European Accessibility Act (EAA) che è entrato in vigore il 28 giugno 2025, si punta a migliorare i prodotti e i servizi dell’Unione Europea. Anche la Norma ISO 21902, pubblicata nel 2021, ha stabilito un enorme passo in avanti, agevolando l’accessibilità ai servizi turistici. L’obiettivo è un accesso equo e fruibile a tutti, attraverso la riduzione di barriere fisiche e culturali e un aumento di supporti sensoriali e visivi (ad esempio incrementando la segnaletica stradale, oppure rendere agibili strutture come spiagge, stabilimenti turistici, alberghi e trasporti).
OPES, oltre ad operare quotidianamente nel campo sportivo e sociale, con l’intento di migliorare il mondo in cui viviamo, persegue la sua missione garantendo e promuovendo iniziative e percorsi di educazione culturale, ambientale e turistica. Come il World Summit sul turismo accessibile di Torino.
