AttivAzione: in avvio la parte “pratica” del master

AttivAzione è il progetto di OPES dedicato al Terzo Settore, più specificatamente alla professionalità del comparto, e alla preparazione necessaria per affrontare efficacemente i temi della coprogettazione e della coprogrammazione. Al fine di dare piena concretezza e applicazione al concetto di base, intorno al quale poi si sviluppano tutte le attività, è stata prevista la collaborazione con un partner scientifico, l’UNINT di Roma, che erogasse, per conto dell’Ente, un master di primo livello e un corso di alta formazione. 

I due percorsi formativi sono giunti alle battute finali e i discenti si preparano ad affrontare le fasi pratiche, dopo la teoria, e la stesura delle tesi che verranno discusse tra l’autunno e l’inverno del 2025. Uno step importante per entrare a far parte di un mondo che cresce e che ha sempre più bisogno di nuova linfa vitale, di idee e di professionisti che sappiano gestire le grandi novità, ad esempio in materia di intelligenza artificiale, e soprattutto il nuovo corso che vede il Terzo Settore sempre più centrale nell’economia del Paese, ma anche all’interno delle agende istituzionali. 

AttivAzione: il master in “pratica”

Come ogni attività universitaria che si rispetti, anche il master in “Progettazione sociale” prevede una parte pratica oltre a quella teorica partita a fine gennaio. Le persone che si sono iscritte al corso, perciò, oltre a frequentare le lezioni per 1500 ore (60 CFU), dovranno avviare delle attività di coprogettazione e coprogrammazione con alcuni comuni che hanno aderito all’iniziativa targata OPES. Allo stato attuale, le città del Lazio che hanno già avviato un iter sono Rieti, Sutri, Sacrofano e Formello

Di base, ogni lavoro svolto in questo ambito di AttivAzione avrà una matrice sociale, ma anche di riqualificazione degli spazi urbani e delle strutture per dedicarle ad attività di formazione, crescita e svago, come quelle sportive, 

I corsi hanno perciò consentito ai discenti di conoscere a fondo materie come progettazione, gestione, monitoraggio e valutazione di progetti di welfare, che richiedono competenze multisettoriali specifiche. Infatti, alcuni moduli sono stati dedicati all’analisi del territorio e alla creazione di rete: strategie e approfondimenti, alla qualità, indicatori, impatto sociale e valutazione dei progetti e al reperimento fondi. 

Non solo per la singola persona interessata a intraprendere una carriera nel settore ma per realtà come le associazioni, ad esempio, si tratta di passaggi fondamentali e avere figure in grado di districarsi adeguatamente nella complessità che permea il mondo della progettazione, partendo dall’analisi di contesto, è importantissimo per raggiungere gli obiettivi e poter condividere a propria volta buone pratiche utili per il settore. 

Per avere maggiori dettagli sui corsi, guarda l’intervista su risorse.news CLICCA QUI

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