Sport acquatici senza barriere: la seconda tappa del progetto “Un tuffo dover l’acqua è più blu”

Lo scorso 18 luglio, nel mare cristallino del lido Sun Bay di Taranto, si è svolta la seconda fase del progetto “Un tuffo dove l’acqua è più blu”, evento organizzato dal settore Sport acquatici senza barriere di OPES e l’agenzia didattica di formazione subacquei con disabilità DDI Italy in favore della Cooperativa Logos, centro ABA Autismo.

Nove ragazzi, tra i 12 ed i 19 anni, che già avevano provato l’esperienza subacquea in piscina nel mese di maggio, hanno assaporato l’emozione di poter respirare sott’acqua, immersi tra flora e fauna marina del Mar Ionio. L’acqua cristallina e un po’ di fortuna hanno permesso l’avvistamento di piccole occhiate e qualche stella marina.

Il commento di Paolo Laganaro, responsabile nazionale di settore

L’Autismo è una condizione che spesso amplifica gli stimoli sensoriali esterni, rendendo perfino dolorosa la percezione di alcuni suoni, tessuti, gusti e odori. 

Negli anni – spiega Paolo Laganaro, responsabile di Settore – abbiamo notato condizioni di positivo rilassamento nei ragazzi con Autismo che praticavano subacquea. I suoni attutiti, il senso di avvolgimento dell’acqua, le luci mai troppo dirette sono condizioni che rendono questo sport molto idoneo per le disabilità cognitivo – relazionali. Inoltre la standardizzazione delle procedure di vestizione e preparazione ha riportato notevoli benefici nella cura e gestione di sé.”

L’ ASD Blue Dive ed ASD Taras Sub, entrambe affiliate a OPES, hanno collaborato sinergicamente per la riuscita dell’evento di subacquea inclusiva, ponendo in essere le più idonee strategie didattiche e di sicurezza, garantendo un clima di assoluta serenità e divertimento.

Il settore Sport Acquatici Senza Barriere dopo gli eventi dello scorso inverno e la collaborazione all’evento “Disability Pride” continua il suo percorso sportivo, didattico e scientifico verso un sport fruibile a tutti.

Condividi il post:

Articoli simili