L’Italia del taekwondo conquista 10 medaglie in Bosnia. Sugli scudi Leonilde Rubino e gli altri ragazzi di Barletta, Andria e Trani

Pioggia di medaglie per l’Italia del taekwondo ITF impegnata nel prestigioso Open internazionale di Zvornik, in Bosnia. Le prove maiuscole dei nostri atleti hanno consentito alla rappresentativa allenata dal Master Giuseppe Lanotte di chiudere la manifestazione internazionale con un bottino di 10 medaglie, di cui 4 del metallo più prezioso. Se il tricolore ha sventolato così tante volte sul podio, il merito è da attribuire altresì alle straordinarie performance dei fighters tesserati per i sodalizi sportivi di OPES della provincia di Barletta, Andria e Trani.

 

Sugli scudi Leonilde Rubino. La portacolori della Federico II di Svevia si è cinta il collo con due pesantissimi ori, uno ottenuto nella gara di forme, l’altro nel combattimento (categoria junior 16-17 anni). La campionessa di Barletta è riuscita nell’impresa di eliminare una dopo l’altra le sue agguerritissime avversarie. Sul gradino più alto sono saliti pure Ferdinando Pistillo del Team Ardito e Davide Giuseppe Piazzolla della Federico II di Svevia. Se il primo si è imposto nel combattimento riservato ai senior (18-39 anni), il secondo ha avuto la meglio nella gara di forme destinata ai children (11-13 anni). Da segnalare anche due prestigiosi secondi posti nelle forme. Pistillo, dopo l’oro nel combattimento, ha sfiorato la vittoria nelle forme, così come la giovanissima Angela Dibenedetto della Federico II di Svevia nella prova riservata alle atlete della categoria children (11-13 anni). Terzo posto, infine, per Angelo Lanotte (atleta della Federico II di Svevia, categoria children – 6-10 anni – gara di forme), Ivan Il Grande (l’atleta della Federico II di Svevia si è classificato al terzo posto sia nella prova di forme sia nel combattimento riservato ai junior 16-17 anni) e Angela Dibenedetto (combattimento children 11-13 anni).

I nostri ragazzi – ha ammesso il master barlettano Ruggiero Lanotte, presidente della Fitsport Italia e vicepresidente della federazione europea – sono stati davvero all’altezza della situazione, regalandoci il prestigioso bottino di quattro ori, due argenti e quattro bronzi. Il bilancio conclusivo ci inorgoglisce parecchio e dimostra che siamo tornati, più determinati di prima, a fare le cose per bene e per il bene dei nostri ragazzi. Questa era la prima trasferta oltre i confini nazionali, dopo due anni. I risultati sono sotto gli occhi di tutti“.

Archiviata l’esperienza in Bosnia, gli azzurri si apprestano a mettere nel mirino il prossimo meeting internazionale. Dal 10 al 12 giugno, a Sofia, infatti, si terrà l’Open di Bulgaria. Per gli atleti italiani, si tratta di un’ulteriore occasione per confrontarsi con i migliori interpreti del taekwondo europeo.

 

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