Sport Equestri, come comportarsi durante l’emergenza coronavirus

A seguito del DPCM emanato per contrastare l’emergenza da COVID-19, per quanto riguarda gli Sport Equestri, grazie all’intervento della FISE con il Governo, sono concessi per i proprietari dei cavalli gli spostamenti che possano consentire il benessere dell’animale.

Il Settore Equitazione Western di OPES invita tutte le associazioni ad attenersi al Decreto e fa chiarezza su alcuni argomenti e punti salienti rispondendo a delle semplici domande.

Posso fare lezioni?
Tutte le attività sono sospese. Il Decreto del 9 marzo 2020 estende la zona rossa a tutta Italia, pertanto non sono consentite né lezioni né allenamenti.

Chi può accedere al centro?
Al Centro Ippico possono accedere, con autocertificazione, i groom, il Presidente, il personale di servizio e i proprietari dei cavalli soltanto per il movimento quotidiano degli animali, per permettere il loro benessere, ma solo per il tempo necessario e qualora presso il centro non vi sia possibilità da parte del gestore del maneggio di garantirne la movimentazione.

I proprietari dei cavalli possono montarli?
Sì. Il movimento del cavallo può avvenire sia in sella che da terra ma evitando agglomeramenti di persone; le entrate saranno quindi limitate attraversi dei turni. Non c’è un numero preciso per entrare ma vige il buon senso, tenendo conto che è difficile garantire il metro di distanza tra i soggetti. è consigliabile, per l’accesso al Centro Ippico, non più di tre persone per volta.

Può montare il cavallo una persona che non ne è proprietaria?
Il Decreto cita la movimentazione per il benessere dell’animale, quindi il cavallo può essere accudito da un’altra persona delegata dal proprietario (una sola persona per cavallo). Chi è adibito alla movimentazione non potrà accedere con amici o parenti.

Si può andare a passeggio?
Se il proprietario vuole uscire in passeggiata con il suo cavallo potrà farlo a suo rischio e pericolo. Le assicurazioni sono sospese fino al termine dell’emergenza.

Quali sono i rischi in caso di incidente durante la movimentazione del cavallo o l’accesso al centro?
Non si ha copertura assicurativa e anche per questo è importante contenere gli accessi. Il Decreto è stato messo in atto per evitare di affollare gli ospedali e i centri di soccorso. In caso di incidente tutte le attività ospedaliere sono impegnate per la gestione dell’emergenza Coronavirus, pertanto un soccorso di altro tipo può passare in secondo piano.

La Club House o il Bar della Scuderia possono rimanere aperti?
Assolutamente no. Le attività per un’associazione sono momentaneamente limitate alle sole attività sportive. Pertanto, non potendo accedere se non per i motivi descritti nelle precedenti domande, e solo per il tempo necessario alla movimentazione del cavallo, non si possono creare assembramenti di persone, né al chiuso né all’aperto.

Si può fare una competizione sociale?
Assolutamente no. Sono vietati gli eventi, sia al chiuso che all’aperto.

Cosa rischiano i gestori del centro che non si attengono alle disposizioni del Decreto?
Rischiano la chiusura dell’attività da parte delle forze dell’ordine e denuncia penale Art.650 (con arresto fino a tre mesi e con l’ammenda fino a 206 €)

Se il proprietario del cavallo esce in passeggiata rischia il Centro Ippico?
No, rischia il proprietario del cavallo in caso di fermo da parte delle forze dell’ordine, dato che ha firmato l’autocertificazione dove afferma che lo spostamento è dovuto a situazioni di necessità.

Se si ha un contratto di fida o mezza fida chi può accudire il cavallo?
Come dice la parola stessa “fida” vuol dire che il cavallo è affidato a una terza persona non proprietaria, quindi è come se fosse delegato (bisogna, in questo caso, avere il contratto di fida o delega del proprietario); se è “mezza fida”, quindi a metà con il proprietario, si potranno ragionevolmente dividere gli orari.

 

VI INVITIAMO A PRENDERE NOTA DELL’INFORMATIVA INVIATACI DAL SETTORE NAZIONALE EQUITAZIONE WESTERN (CLICCA QUI)

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