Volare oltre i limiti, una giornata all’insegna sport e dell’adrenalina con OPES, Latina Basket e Santa Lucia Basket

Il sogno di ogni giocatore di basket è volare sotto canestro. Chi è cresciuto nel mito di MJ23, al secolo Michael Jordan, il più grande di tutti, avrà provato mille volte quella penetrazione nel pitturato: una rincorsa di tre passi con la palla in mano spazzando via gli avversari come un uragano; uno stacco supersonico come se al posto dei quadricipiti e dei muscoli degli arti inferiori ci fossero dei propulsori; una schiacciata ad una o a due mani, inchiodando la sfera a spicchi all’interno di un cerchio di 45 centimetri di diametro posto a 3,05 metri dal suolo.

Se quel gesto tecnico è, e rimane, una mera illusione per la gran parte degli atleti della pallacanestro, figuriamoci per quei ragazzi che a causa di un destino baro e beffardo si trovano costretti a giocare su una carrozzina. Per loro, volare sotto canestro come l’ex giocatore dei Chicago Bulls rimane una percezione, una proiezione mentale di un’immagine che può avere dei contorni precisi solo tenendo gli occhi chiusi.

 

Volare, per chi non può saltare, per chi non ha la forza per spingersi più in alto, per chi non riesce a deambulare o per chi è costretto a muoversi con una sedia a rotelle, sembra un verbo vuoto, leggero, perché si scontra con i limiti fisici, rimanendo di fatto una parola riconducibile ad una condizione metafisica e per certi aspetti metaforica. Lo sport, però, ci ha insegnato che i limiti, anche quelli fisici, possono essere superati e che, grazie alla testa, niente è impossibile. Se volare sotto canestro non è fattibile, non è detto che non si possa volare, magari stando sospesi nel vuoto e con il corpo imbragato ed agganciato ad una fune. Non sarà come il basket, ma sarà sempre un’attività sportiva estrema, adrenalinica e suggestiva.

 

Mercoledì 20 giugno, infatti, i giocatori del Latina Basket, squadra che milita nel campionato di A2, e gli atleti del Santa Lucia Roma, campioni d’Europa di basket in carrozzina, si daranno appuntamento a Rocca Massima, provincia di Latina, per sfidare insieme la zipline più lunga del mondo. Dopo aver eseguito il briefing e dopo aver deciso se vivere questa esperienza di volo in solitaria o in coppia, i giocatori di pallacanestro dei due club affronteranno un viaggio di 2225 metri, sospesi nel vuoto. Dalla rampa di lancio, che si trova ad una quota di 730 metri sul livello del mare, si arriverà a destinazione in circa 4 minuti. La velocità di discesa media sarà di 110 km/h, ma si toccheranno delle punte di 172 km/h.

 

L’Organizzazione Per l’Educazione allo Sport, Ente di Promozione Sportiva sempre attento a tematiche quali l’inclusione sociale e la valorizzazione del territorio attraverso l’attività fisica, è lieta di partecipare a questa giornata all’insegna dello sport estremo e dell’adrenalina. In occasione dell’evento “#BeAlive – Il Grande Gioco dello Sport” (29 maggio 2018, Stadio dei Marmi di Roma) OPES ha favorito l’incontro tra le due società cestistiche e la nascita di un’amicizia tra gli atleti professionisti. Ora, con grande entusiasmo, annuncia questo evento.

santa lucia basket 1 santa lucia basket e latina basket santa lucia basket bealive

Condividi il post:

Articoli simili