In Campo Diversi Ma Uguali, il 5 e il 6 febbraio il progetto di OPES fa tappa in Sicilia

Il sessismo e le differenze di genere nel mondo dello sport sono argomenti attualissimi e decisamente caldi. Sebbene rispetto al passato la situazione sia molto migliorata e, con il tempo, le donne stiano conquistando importantissimi traguardi, il gap tra i due i due generi si sente ancora chiaramente. Il divario tra i sessi è molto forte per quanto riguarda l’attività fisica in generale ma l’incidenza degli stereotipi è evidente soprattutto da un punto di vista qualitativo, ovvero nell’ambito delle discipline sportive scelte rispettivamente da maschi e femmine.
Molti sport si tende ancora a considerarli come prettamente femminili mentre altri, invece, è opinione comune siano indicati perlopiù per i ragazzi.
E quindi la strada per scardinare questi falsi miti è ancora lunga e tortuosa ma distruggere completamente queste barriere è possibile e il nostro Ente di Promozione Sportiva ha deciso di schierarsi in prima linea nella lotta contro la differenza di genere.

L’8 marzo 2019 veniva presentato all’Istituto Giovanni Paolo II di Ostia “In Campo Diversi Ma Uguali”. Il progetto – promosso da OPES, dalla Divisione Calcio a 5, dall’Associazione AICEM e dalla ONLUS Sport Senza Frontiere – è nato con lo scopo di contrastare ogni forma di violenza e favorire il rispetto delle diversità di genere attraverso il ribaltamento di tutti i comportamenti socio-culturali basati su modelli stereotipati dei ruoli degli uomini e delle donne, anche nel mondo dello sport.
L’iniziativa, che è inoltre realizzata con il contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le pari opportunità e con il patrocinio del CONI, della Regione Lazio e dei Comuni di Roma e Firenze, da quel giorno ha fatto tappa nelle scuole di diverse città italiane e presto arriverà anche in Sicilia.
Il prossimo incontro di “In Campo Diversi Ma Uguali” infatti si terrà il 5 e 6 febbraio presso il Liceo Scientifico Statale “Enrico Fermi” di Sciacca (Agrigento). I ragazzi, sotto la supervisione di insegnanti ed esperti di dinamiche di gruppo, saranno chiamati a condividere le proprie riflessioni e i propri pensieri su come vedono lo sport e su quanto percepiscono le differenze di genere.

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