La pulizia delle armi da fuoco

Cari amici appassionati di armi, questo mese voglio parlarvi della pulizia e manutenzione delle nostre armi da fuoco, argomento a mio avviso da non sottovalutare.

Dico questo perché nei vari corsi di tiro che vedo proporre anche on-line, a neofiti e non, non si fa mai alcun riferimento alla pulizia delle armi che siano corte o lunghe, quasi a sembrare una perdita di tempo o comunque un argomento poco importante da essere inserito in un contesto di formazione.

Ritengo, pertanto, che la pulizia delle armi sia fondamentale da insegnare soprattutto alle persone con poca esperienza e che sia un ottimo spunto per coloro che maneggiano da più tempo le armi, per affinare la tecnica.

Perché effettuare una corretta pulizia dell’arma 

Effettuare una corretta pulizia periodica dell’arma, ci permette inoltre di capirne meglio il funzionamento, dovendo smontarla e rimontarla completamente. Di conseguenza, saremo in grado di capire eventuali malfunzionamenti dovuti all’usura, alla mancanza di pulizia o magari alla errata pulizia e manutenzione, mettendoci nelle condizioni di risolverli con più consapevolezza.

Quando in poligono ci alleniamo, le nostre armi accumulano un’ingente quantità di sporcizia varia. I residui di sparo (residui di polvere e innesco) sono quelli che contribuiscono maggiormente a sporcare l’arma, figuriamoci se poi, ad esempio, effettuiamo un cambio di caricatore lasciandolo cadere a terra per velocizzare i tempi, come avviene nell’attività sportiva del Tiro Dinamico o difensivo. 

Quando reinseriamo il caricatore nell’arma, oltre ad alimentare l’arma stessa con le cartucce, alimentiamo anche lo sporco e la polvere raccolta dal terreno. Polvere, terra e sporcizia varia, si inseriranno all’interno del caricatore, causando non pochi problemi all’arma, compresi i rischi di inceppamento.

Questi sono i motivi importanti per cui effettuare la pulizia e manutenzione periodica delle nostre armi, che non è fondamentale per un fatto di conservazione, ma proprio per fare in modo che non si verifichino malfunzionamenti durante l’utilizzo e quindi che siano sempre performanti come il primo giorno dall’acquisto. 

I moderni acciai utilizzati per la costruzione delle armi sono quasi inattaccabili dai vari prodotti che si utilizzano per la pulizia in quanto non contengono sostanze così corrosive tanto da riuscire a danneggiarle. Certo ci sono alcune parti di arma che nel tempo possono usurarsi, come ad esempio la molla del percussore, l’estrattore o l’espulsore, in questo caso andranno sostituite.

Le armi antiche o storiche

Diverso è se invece acquistiamo o siamo già in possesso (deteniamo) armi antiche o storiche anche di un certo valore. Queste infatti dobbiamo trattarle con attenzione e rispetto e certamente per loro non vale quanto detto sopra. Infatti i metalli di allora sono più soggetti all’ossidazione.

Inoltre, queste armi le utilizziamo molto meno in poligono, per cui certamente la loro la pulizia e manutenzione periodica è soprattutto di tipo conservativa.

Per tanti appassionati la pulizia dell’arma o delle armi è un momento di relax dove, passatemi il termine, si coccola la propria arma; ma purtroppo non è così per tutti. 

Per alcuni è si tratta di un processo noioso, per cui si fa in maniera sbrigativa perché considerata una perdita di tempo. Il mio consiglio, quindi, è quello di pulirla ogni qual volta che si è stati in poligono.

Partiamo dal presupposto che è stato scritto tanto su come pulire le armi, ma vi posso assicurare che non esiste un metodo universale o migliore per tutti. Ognuno pulisce le armi un po’ a modo proprio, l’importante comunque è seguire le regole fondamentali: non imbrattarle eccessivamente di olio e usare delle accortezze molto semplici che ora vado a spiegarvi.

Innanzitutto, scegliamo un luogo ben areato di casa per pulire le nostre armi, in modo tale da non respirare i solventi che usiamo durante la pulizia. Tutti quelli come noi, che hanno la passione per le armi da fuoco, di solito in casa si ritagliano un angolino, un rifugio per chi è più fortunato, dove pochi possono o devono accedere. I cartelli che più ci appassionano sono: “Danger”, “state alla larga non entrate”, “no trespassing”, se abbiamo la possibilità di attaccarlo alla porta. Poi, invece, all’interno della stanza, come ripeto per chi può permettersi di avere una stanza tutta a disposizione, cartelli, stampe, e foto monotematiche, ma fondamentalmente tutti i nostri strumenti, come una pressa o più di una per le nostre cartucce, barattoli di vari tipi di polvere pieni e vuoti, bossoli, inneschi, oli, e tutta la strumentazione che ci necessita per la pulizia delle nostre armi. 

In questo caos ci troviamo a nostro agio. Ad ogni modo, su di un tavolo dedicato ai nostri lavori, vi poniamo un tappetino antiscivolo, adatto allo smontaggio e al rimontaggio dell’arma. Questo fa in modo che tutte le parti di essa siano disposte ben visibili.

La superficie di questi tappetini, che esistono per arma corta e lunga, è antiscivolo, è morbida e resistente ad oli, solventi ed acqua. Esistono, come potete vedere dalle immagini, anche con gli spaccati delle armi che preferite. Direi che vale la pena acquistarlo se già non lo avete fatto. Se invece non lo abbiamo, adattiamo un vecchio asciugamano con sopra un panno di cotone. Come osservare, io ho adattato il tappetino per arma corta anche alle armi lunghe.

Controlliamo che l’arma sia scarica effettuando sempre la procedura di sicurezza. Molto importante è che al momento della pulizia delle armi non devono esserci mai sul tavolo le cartucce dell’arma, in modo tale da non farci commettere gravi errori.

Questa è una procedura di sicurezza molto importante, e che quindi dobbiamo adottare sempre.

Una volta sicuri che l’arma sia scarica e che le munizioni non siano disponibili al momento della pulizia, procediamo con lo smontaggio nelle sue parti principali. 

Per quanto riguarda l’arma corta, togliamo prima il caricatore, poi procediamo con la culatta otturatore o carrello, poi con l’asta guida molla e molla, e infine la canna. Vediamo ora quali sono gli strumenti per la pulizia di cui abbiamo bisogno.

Dapprima la cosiddetta bacchetta della lunghezza e del calibro adatto alla nostra arma. Ne esistono in commercio di vari tipi, con lo scovolo in ottone, fibra di carbonio, in acciaio e ricoperto di nylon, con impugnatura che ruota o fissa. A questa bacchetta ci si può applicare tramite una impanatura che si trova in punta, uno spingi pezzuola detto anche jag. 

Le pezzuole le vendono ma potete farvele anche da soli utilizzando magari una vecchia maglietta di lana o cotone.

L’importante è che le pezzuole le tagliate in striscioline della misura giusta né troppo grandi né troppo piccole, in modo che possano entrare bene e puliscano bene la canna, facendo attenzione, cosa molto importante, che non perdano facilmente pelucchi. 

Oltre allo jag, alla bacchetta ci si può applicare uno scovolo. Anche di questi c’è ne sono di diversi tipi in commercio, ma io vi consiglio quello con le setole in bronzo, che sicuramente rimuoverà bene i residui all’interno della canna, e non creerà alcun danno alle rigature elicoidali all’interno della stessa.

Un altro prodotto che serve per la pulizia delle vostre armi è un buon lubrificante (olio per armi). In commercio ne troviamo di varie marche, per cui acquistatene uno a vostro piacimento. Vi consiglio comunque di leggere sempre le istruzioni d’uso. Infine in ferramenta acquistate anche un pennello di qualità, con setole di cinghiale di misura media.

Dato che l’arma l’abbiamo già smontata, procediamo con la pulizia.

Come potete ben comprendere, la parte più importante da pulire è la canna, quindi infiliamo all’interno la bacchetta con in punta lo spingi pezzuola bagnata con il solvente. 

Inseriamo la bacchetta dalla parte della camera di scoppio in modo da non danneggiare le rigature della volata.

Considerate che se state pulendo un revolver o fucili dove non è possibile inserire la bacchetta dalla camera di scoppio, dovete procedere inserendola per forza dalla volata, facendo attenzione a non far toccare la bacchetta con la volata stessa.

Il compito della pezzuola imbevuta di solvente è quello di ammorbidire i residui all’interno della canna causati dello sparo, quindi lo lasciamo agire per un po’ circa mezz’ora.

Più tempo lasciamo agire il solvente, più avrà possibilità di sciogliere i residui resistenti.

Quando il tempo necessario è secondo voi trascorso, inserite nella canna sempre dalla camera di scoppio la bacchetta con lo scovolino in bronzo. Fate una decina di passate sempre con attenzione su e giù per la canna, dopo di che togliete lo scovolino, lo pulite accuratamente, riavvitate sulla bacchetta lo spingi pezzuola con una pezzuola di lana pulita ed asciutta e lo infilate nuovamente nella canna. 

La pezzuola rimuoverà tutte le impurità rimaste. Quando vedete che la pezzuola esce pulita, significa che la maggior parte dei residui sono stati rimossi. Avete pulito a dovere la canna, ora dobbiamo pulire anche il carrello, l’asta guida molla, la molla, il fusto e i caricatori. Questi ultimi possiamo pulirli con meno frequenza. 

Il carrello lo dobbiamo pulire dove il percussore colpisce l’innesco del proiettile, nel punto in cui c’è l’estrattore (unghia estrattrice) e tutta la parte sottostante al carrello.

Usiamo una sorta di spazzolino reperibile in tutte le armerie con setole in acciaio o di nylon con poco solvente adatte per queste parti dell’arma difficili da raggiungere. 

Effettuata questa operazione usiamo un panno di cotone per rimuovere eventuali residui e per asciugare il lubrificante in eccesso. Lubrifichiamo molla e asta guida molla senza eccedere con il lubrificante, e comunque asciughiamo poi il tutto con un panno di cotone.

Il fusto lo lubrifichiamo e con lo spazzolino con le setole sintetiche, puliamo tutti i residui che sicuramente si sono depositati nei vari meccanismi, facendo attenzione e utilizzando sempre un panno di cotone alla fine per rimuovere i residui e lo sporco. 

Sulle guide dove corre il carrello (culatta-otturatore) possiamo spalmare sopra con un piccolo pennello pochissimo grasso ceramico, utile a far diminuire l’attrito fra le parti al momento dello scorrimento.

Il grasso ceramico è molto importante e farà in modo che le parti a contatto, ossia le guide sul corpo dell’arma e quelle sulla culatta otturatore, non si logorino nel tempo.

Ora non ci resta che pulire i caricatori. I caricatori si sporcano dei residui di sparo, i quali contribuiscono a far incastrare la molla di acciaio dolce inserita all’interno di essi, ma come detto all’inizio di questo articolo anche di polvere di ogni genere. Inoltre quest’ultima rimanendo per tanto tempo in contrazione perde un po’ di elasticità utile a far salire correttamente il proiettile in modo che venga inserito in camera di cartuccia dell’arretramento della culatta-otturatore. 

Smontare i caricatori

Per smontare i caricatori si procede in questa maniera.

Si inserisce un punteruolo anche in plastica o la punta di un cacciavite, nel foro che si trova sulla base al centro del caricatore. Tenendo premuto nel foro il punteruolo, contemporaneamente far scivolare la piastrina posta sempre sotto dove è inserito il cacciavite facendo attenzione a trattenere il tutto con le dita altrimenti la molla salta e dobbiamo ricercarla per tutta la stanza. 

Si estrae la molla e gli altri componenti, e con un panno di cotone imbevuto con poco solvente, si pulisce l’interno del caricatore. Bisogna poi pulire, lubrificare con poco olio, e distendere un pochino con le mani la molla. Dopo di che si rimonta tutto e si procede con la pulizia del secondo caricatore in ugual maniera. Ora avete pulito la vostra pistola, quindi rimontate tutte le sue parti.

Con il pennello a setole di cinghiale e con pochissimo olio lo strofinate diverse volte su tutta pistola. Facendo quest’ultima operazione vi accorgerete che l’arma sembrerà tornare come nuova.

Per concludere, possiamo dire che l’arma una volta pulita deve essere lubrificata ma non eccessivamente; ossia l’olio non deve eccedere, o addirittura colare come molto spesso mi capita di vedere. 

Un panno di cotone o carta può essere utilizzato per togliere l’olio in eccesso. Alcuni materiali utilizzati come ad esempio gli scovolini in bronzo, possono anche essere riutilizzati per ancora altri cicli di pulizia, mentre altri come le pezzuole, devono essere assolutamente sostituiti alla successiva pulizia delle armi per cui non sono riutilizzabili.

Questo tipo di pulizia per armi corte o lunghe è consigliabile effettuarla dopo ogni sessione di tiro presso il poligono. È la cosiddetta pulizia dell’arma ordinaria o da campagna. 

Manutenzione straordinaria

Esiste poi anche la pulizia e manutenzione delle armi straordinaria che si effettua una tantum. Ovviamente la tempistica dipende soprattutto da quanto e in quali condizioni si utilizza, ma anche dal tipo di arma.

La manutenzione straordinaria prevede lo smontaggio di parti come la molla del percussore o la catena di scatto non facilmente e velocemente smontabili. Inoltre, per effettuare lo smontaggio di queste singole parti è richiesta una particolare competenza che non tutti possiedono. 

Sicuramente nel tempo quando avrete acquisito le competenze riuscirete da soli ad effettuare la pulizia straordinaria. Per il momento vi consiglio di rivolgervi ad un buon armaiolo. 

Ecco perché un breve capitolo sulla pulizia delle armi era necessario. Ora tocca a voi, buon lavoro.

Michele Alfarone
Perito Balistico Forense
Responsabile Nazionale Tiro a segno OPES

Condividi il post:

Articoli simili