“Festival della Danza: Sicily edition”: oltre 2500 atleti a Misterbianco per l’evento

Il 18 e il 19 marzo scorso Misterbianco, in provincia di Catania, ha ospitato il “Festival della danza: Sicily edition”. Una manifestazione sportiva, la più sentita della Regione a detta di chi la danza la conosce bene, che ha radunato oltre 2500 atleti. Un vero successo che porta le firme di Enrico Di Prisco, responsabile nazionale del settore danza di OPES, e Antonio Grassini, responsabile regione Sicilia settore danza di OPES. La kermesse si è tenuta presso il teatro auditorium Nelson Mandela e ha visto anche la partecipazione di numerosi spettatori.

Come anticipato, l’evento si è svolto in due giornate. La prima, quella del 18, è stata interamente dedicata all’acrobatica aerea, sezione tessuto e cerchio. Mentre, il 19 si è dato spazio alle danze accademiche e alla street dance. Hanno aperto la due giorni di danza i saluti istituzionali del dottor Andrea Patti, Presidente OPES Sicilia, di Giuseppe Marco Corsaro, sindaco di Misterbianco e Alberto Vazzano, consigliere comunale di Misterbianco. 

Arriva a maggio anche il “Premio Resilienza”

Antonio Grassini, tra i promotori del Festival, ha dichiarato: “L’unico rammarico di questo evento è stato di non poter accettare, per problemi di tempo, l’iscrizione di altri 600 atleti, ma abbiamo provveduto con la prossima manifestazione, in data 20 e 21 maggio, che sarà dedicata al ‘Premio resilienza’”. 

Dunque, chi non ha potuto partecipare alla manifestazione potrà rifarsi il prossimo maggio, con il “Premio Resilienza” che ricordiamo essere stato istituito da OPES danza dopo la pandemia da Covid-19. Era importante riconoscere l’enorme lavoro svolto dalle scuole di danza durante le fasi più critiche dell’emergenza sanitaria. Il Premio, dunque, intende ricompensare la forza e la resilienza, appunto, delle scuole che hanno dovuto soccombere alla pandemia in sé e alle restrizioni che ne sono derivate. Adesso, però, si guarda al futuro con un rinnovato entusiasmo: la danza c’è, è più viva che mai e non si fermerà.

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